Sono un milione e mezzo gli italiani che scelgono le adozioni a distanza, una procedura che permette di aiutare i bambini sfortunati che abitano dall’altra parte del mondo e che sognano un futuro diverso.
Come è giusto che sia, gli importi destinati alle adozioni a distanza possono essere detratti dalla denuncia dei redditi. Analizziamo allora tutti i dettagli che permettono di ottenere il maggior vantaggio fiscale possibile.
ADOZIONI A DISTANZA – QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI FISCALI
Le agevolazioni fiscali in questo contesto possono riguardare detrazioni d’imposta o deduzioni dal reddito imponibile IRPEF.
Se si decide di detrarre, l’importo incide in percentuale direttamente sull’imposta lorda, riducendo l’imposta dovuta dal donatore. Se invece si sceglie di dedurre, l’importo della donazione può essere portato in diminuzione dal reddito complessivo rilevante ai fini Irpef, prima del calcolo dell’imposta.
Per le persone fisiche, le donazioni come l’adozione a distanza, sono detraibili dall’imposta lorda dichiarata ai fini IRPEF in misura pari al 30% della donazione effettuata, fino a un massimo di 30.000 euro, oppure possono essere dedotte dal reddito complessivo per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.
COME FUNZIONA LA DEDUCIBILITÀ FISCALE PER LE AZIENDE
Per le aziende l’importo destinato alle adozioni a distanza è deducibile dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato oppure è deducibile dal reddito d’impresa dichiarato al 2% o per un importo non superiore a 30.000 euro.
I DOCUMENTI NECESSARI
Per usufruire dei benefici fiscali concessi per legge, è necessario conservare la relativa attestazione di donazione, ovvero la ricevuta di versamento nel caso di donazione con bollettino postale, l’estratto conto della banca in caso di bonifico e di RID bancario o postale e l’estratto conto della carta di credito emesso dalla società che la gestisce.
ULTERIORI INFORMAZIONI
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